Intervista a... Mirko Pellicioni

 Mirko Pellicioni

 



Nato a Bologna nel 1968 si diploma all’Accademia dei Belle Arti di Bologna grafico editoriale è
attualmente Direttore Responsabile presso MP Edizioni.
 

 

1) Ciao Mirko, presentati e raccontaci un po' di te e della tua passione per i GDR, com'è nata e come è
diventata un lavoro?

La passione per il GDR è nata per me dai classici libri game di Lupo Solitario. Ai tempi del liceo, alcuni ragazzi portavano i volumetti a scuola e durante le ore di ginnastica ci si fingeva malati o simili per poi insieme giocare i mitici volumetti. Ricordo ancora con affetto il primo di questi libri che giocai: “Negli abissi di KaltenLand”; mi capitò poi di trovare il gioco ruolo di “Uno Sguardo nel Buio” in una bancarella di libri. Nacque da questo “incontro” la mia passione per il GDR, un amore a prima vista che mi ha cambiato come potete immaginare la vita.
Passando da un gioco ad un altro (CoC, AD&D, Runequest, Traveller, Shadowrun, Rifts solo per citarne alcuni) crebbe la mia passione, finiti gli studi universitari capii di voler lavorare in questo campo. Sfortunatamente non fu così semplice, il matrimonio la nascita di mia figlia mi impedirono inizialmente di sviluppare a pieno questa idea. Riuscii a lavorare comunque al mio primo GDRnel 1997 grazie alla Kappa Edizioni con cui già collaboravo come grafico per l’adattamento dei fumetti Manga da loro curati.
Pubblicai così nel 1998 con Andrea Baricordi GRUM (Gioco di Ruolo Ufficiale dei Manga).
Nel 2002 continuando a bazzicare l’ambiente di gioco Bolognese ebbi la fortuna di conoscere Mario
Pasqualotto, responsabile delle traduzioni di Vampiri la Masquerade e di altri giochi per la 25 Edition che mi presentò a loro come grafico. Grazie a questo incontro potei dedicarmi finalmente al mondo del GDR come grafico impaginatore per la 25 Edition dove conobbi tra gli altri Massimo Bianchini (Asterion Press/Asmodee), Fiorenzo delle Rupi, Michele Bonelli di Salci (Editori Folli) con cui ebbi poi in seguito modo di lavorare su altri progetti come Fading Suns e Lupo Solitario D20. Sono molto grato a Mario e a Emanuele Rastelli (25Ed) per queste prime esperienze che mi permisero di dedicarmi a questo settore.


GRUM

 

2) Nella tua carriera hai pubblicato "Il gioco di ruolo ufficiale dei Manga" e "Vento dell'est manga fantasy" e poi come grafico hai collaborato con la 25Edition, Wyrd
edizioni, Wildboar Edizioni ed Editori Folli, solo per citare alcune case editrici. Raccontaci come sei
"cresciuto" professionalmente grazie a collaborazioni così importanti.

 

Come già detto ebbi modo dal 2002 di lavorare nel mondo del GDR come grafico facendone il mio lavoro principale. Ho avuto modo, con grande piacere, di lavorare un pò per tutte le case di produzione di quei decenni, come avete già accennato: Wyrd Edizioni, 25Edition, Wildboar Edizioni, Editori Folli, Alepthar Games ecc. Questa lunga esperienza “dietro le quinte” mi ha permesso di conoscere bene le
meccaniche editoriali di questo mondo e di sviluppare nel frattempo piccoli progetti personali. Sono
comunque sin da ragazzo rimasto legato al mondo del fumetto giapponese, per cui ho lavorato come
grafico adduttore per anni (Bastard, Ken il Guerriero, Cavalieri dello Zodiaco, O Mia Dea, Magic Knight Rayearth, 3x3 occhi, Lupen solo per citarne alcuni) e questo mi ha portato a sviluppare due giochi in tal senso. Come vi avevo già scritto nel 1997 sviluppai il primo GDR GRUM (Gioco di Ruolo Ufficiale dei Manga) edito da Kappa Edizioni. Poi nel 2005 con Wildboar sviluppai insieme a due carissimi amici (Baldassarre Minopoli, Claudio Verri) il mio secondo gioco Vento dell’Est - Manga Fantasy, un GDR a tematica fantasy orientale fortemente ispirato a Princess Mononoke di Miyazaki, di fatto evoluzione del GRUM di pochi anni prima. Tutte esperienze che ora sono maturate nel progetti editoriali che sto sviluppando.

qui sopra con Luca Volpino


 


Vento dell'est


 Lupo Solitario edito da Editori Folli

3) Hai lavorato in veste di grafico sia in veste di editore, a tuo parere quale lavoro gratifica di più in
termini professionali e renumerativi?

 

Io nasco come Grafico editoriale e illustratore, sono cresciuto in questi termini sin dai miei studi
all’Accademia di Belle Arti e poi grazie alle mie esperienze professionali. Credo che sarò sempre un
grafico e ho un’ottica estetica in tal senso che mi ha dato grandi soddisfazioni professionali. Ultimamente ad esempio ho curato la veste grafica del GDR sul mondo di Go Nagai Edito da Alepthar Games in collaborazione con Kayzoku Press, e avere i complimenti della Dynamic in tal senso è stata una delle mie più grandi soddisfazioni professionali. Ancora oggi collaboro con diverse case editrici e autori per sviluppare grafiche e impaginazioni che mi danno soddisfazioni professionali e anche economiche (ci si paga le bollette ;) ). Fare l’editore è stata una naturale conseguenza di questo processo, quando nel 2015 Emanuele Grantello (Kaizoku Press) mi contattò per creare insieme una realtà editoriale per portare alcuni GDR in Italia accolsi la proposta con entusiasmo. Curare l’edizione del 2016 di Mutants&Masterminds mi permise di affinare altri aspetti di questo lavoro: editoriali e commerciali che come semplice grafico non avevo affrontato. Decidere poi di fare il “grande passo” e aprire una realtà autonoma come è stato MP Edizioni ha dato grandi soddisfazioni personali e professionali. Dungeons Crawl Classics, il nostro primo GDR localizzato in Italia in collaborazione con Kaizoku Press, sta dando discreti risultati e riceve ogni giorno lodi sia dai clienti che dagli addetti al settore è per me una grande soddisfazione. Dal lato economico ovviamente essendo all’inzio c’è molta strada da fare ma si tratta di avere pazienza, l’editoria, se fatta con costanza da buoni risultati nel tempo come mi hanno sempre detto i cari amici Kappa Boys che prima di me si sono cimentati in questa impresa!


 D100 Dynamic

4) Illustraci i GDR che hai prodotto, hanno una meccanica di gioco comune? Hanno sistemi diversi?
 

Come autore ho scritto di fatto solo 2 GDR anche se ho avuto modo di collaborare come grafico a tanti
altri progetti, GRUM, il mio primo lavoro è sicuramente datato, usa un sistema a Pool di Punti e un meccanismo di risoluzione che molto deve ai giochi che mi piacevano alla fine degli anni ’90 come GURPS. Ora lo stiamo riscrivendo con i Kappa Boys e nella sua seconda edizioni di prossima pubblicazione l’esperienza e lo sviluppo del Game Design degli ultimi 20 anni si è fatto sentire. Il suo punto di forza, i Colpi di Scena, che servono a rendere vivide le scente tipicamente “esagerate” della narrazione nei Manga sono stati rafforzati e resi più narrativi e dinamici in un’ottica più moderna ma mantenendo uno stile classico che comunque è una delle mie caratteristiche come autore e giocatore.
Vento dell’Est di fatto non ha avuto un seguito, usava una modifica nelle meccaniche del regolamento di GRUM, possiamo dire che il gioco, oggi, sopravvive in alcune sue parti nel nuovo GRUM.
Credo fortemente che sia importante definire un regolamento in rapporto alle dinamiche che il gioco
deve avere, non una visione del regolamento universale ma trovo più interessante delle due sviluppare
regolamenti autonomi gioco per gioco casomai partendo da una idea comune.


5) Come si deve "muovere" un autore/editore in un periodo storico come questo?
 

Stiamo vivendo un periodo molto delicato, sia economicamente che per motivi legati alla pandemia. I
costi di produzione sono molto lievitati nel tempo e fare impresa, qualunque impresa, non è facile oggi. Di certo può venire in aiuto l’approccio sapiente dei social. Sono meno importanti oggi i canali di diffusione tradizionale o le fiere che spesso non sono garantite per problemi legati al periodo. Consiglio prima di tutto agli autori di far crescere, intorno ai loro progetti, una community che sia di supporto ma anche di aiuto nello sviluppo dei giochi. Oggi giorno ci sono migliaia di regolamenti di gioco, sperare di crearne uno eccezionalmente originale è difficile, meglio affidarsi a un progetto solido puntano su onestà e freschezza, condividendo il più possibile il progetto. Più o meno anche un editore emergente, come siamo noi, deve fare i conti con questo e non pensare di diventare leader in un settore così piccolo come questo solo per aver sfornato qualche buona idea. Pianificare progettare e condividere sono le parole chiave del successo, come dimostrano tante realtà emerse in questi ultimi anni.
 

6) Aver lavorato su delle linee editoriali importanti come Vampiri La Masquerade, Dragonlance e World of Warcraft ti ha agevolato in qualche modo spianandoti la strada verso altre collaborazioni?
 

Sicuramente aver avuto la fortuna di lavorare su titoli così importati ti da una visione chiara di come si
debba progettare editorialmente una linea. Certamente tutto va paragonato alle risorse che si hanno.
Non può certo la piccola MP Edizioni paragonarsi a una Wizards of the Coast o a una White Wolf. Sono però state per me una sorta di navi scuola nel processo produttivo di una linea editoriale.
 

7) Veniamo al presente , Kaizoku press: mutant&masterminds e DCC due giochi molto diversi tra loro,
ma entrambi molto particolari. Parlaci di come sei riuscito a portarli in Italia localizzandoli.

 

Premetto per quanto riguarda Kaizoku Press che molto lo devo allo spirito irruento del buon Emanuele.
Fu lui inizialmente a contattarmi per tradurre per una edizione Italiana il GDR del Trono di Spade.
Vicissitudini editoriali legate ai diritti del titolo divenuto in quegli anni famoso (e costosissimo) grazie alla serie della HBO ci costrinsero a desistere, ma lavoro creato insieme non volevamo andasse sprecato. M&M lo conoscevo e e lo apprezzavo già da anni, fu naturale per me proporre a Emanuele Granatello di lanciarci in questa impresa confidando che era il momento giusto per portare in Italia un GDR sui super eroi così ben fatto, oltretutto la Green Ronin era la medesima licenziarla del defunto progetto Trono di Spade e fu facile accordarsi per avere fiducia su questo nuovo progetto. Così nacque Kaizoku Press con il compito dichiarato di portare in Italia del buon gioco di ruolo casomai di generi da noi un pò trascurati.
Fu un successo tanto che la Kaizoku, anche dopo che io ebbi lasciato il progetto continuò a produrre
GDR o espansioni come il recente Rappan Athuk (Campagna per 5a di D&D). Questo titolo di grande
successo fu infatti una mia idea dato che da tempo coltivavo interesse per il gioco Old School e Rappan
lo avevo giocato e apprezzato molto. Da questa passione nacque l’idea di far nascere una nuova
etichetta editoriale e avendo Kaizoku Press un ottimo rapporto con Goodman Games fu naturale per noi
pensare di portare in Italia il loro gioco Dungeon Crawl Classics che ritengo essere uno dei migliori
giochi “vecchia scuola” che non si accontentano di replicare le meccaniche di D&D.
Ora MPE ha anche in cantiere diversi progetti autonomi ma la collaborazione con Kaizoku, sempre
positiva, non verrà meno su DCC e speriamo anche su altre progetti in futuro. Credo che consorziarsi e collaborare per piccole realtà come nostre sia vitale per sopravvivenza.




                                            Presentazione di Mutants & Masterminds                                              

8) Compagni! , un Pbta piuttosto particolare! ; politica e gioco di ruolo un connubio relativamente recente (vedi Sigmata). Quale è il senso di un gdr politicamente impegnato. Non si rischia di essere divisivi, laddove il gdr per definizione unisce al tavolo le persone?
 

Da sempre il GDR non ha avuto paura di confrontarsi, parlo soprattutto all’estero, con diverse tematiche
dalle più scanzonate alla più impegnate. Non dimentichiamo che anni orsono, in Italia, è stato prodotto
un GDR sul tema della pena di morte: Precious della Coyote Press in collaborazione con Amnesty
International.
Credo quindi che non dobbiamo vergognarci di produrre anche GDR che trattino temi inusuali come nel
caso di Compagni della Kaizoku Press.
Se ci sono divisioni a mio avviso si possono presentare dove non si ha ben chiara la finalità del GDR che prima tutto è quella di divertisti sperimentando situazione fantastiche e inusuali rispetto alla realtà
quotidiana.
 

9) La tua ultima fatica è Dungeon Crawl Classic (d'ora in poi DCC), tradotto ed edito dalla MPEdizioni, un gioco che si accoda al filone OSR, Old School Renaissance n.d.a), è un gioco a sè? Un
retroclone? Quale sistema usa?

 

DCC è un gioco di ruolo ispirato fortemente al regolamento di D&D degli anni ’70, in modo particolare
alla famosa appendice N della Dungeon Master Guide di Gary Gygax del 1977. In questa appendice
venivano elencati i principali romanzi e racconti che avevano ispirato il gioco di D&D. Dalla Sword &
Sorcery al fantasy classico Tolkeniano passando per i racconti dell’orrore di H.P. Lovercaft,
Jack Vance, Michael Moorecock, Friz Leiber sono alcuni degli autori citati nell’appendice.
DCC partendo da questi presupposti propone un GDR semplice e immediato che ricalca in modo
semplificato le meccaniche del D&D D20, a cui aggiunge diverse peculiarità, come una Magia più
erratica e corrompente, un rapporto con il sovrannaturale più stretto e un gusto per l’esplorazione dei
Dungeon più focalizzata. Le meccaniche portano il gioco verso una riscoperta del gusto classico dove
esplorare un labirinto è sia stimolo per la narrazione che sfida intellettuale per i giocatori. Senza essere
un gioco esageratamente e filosoficamente OSR si sposa bene a chi vuole regole semplici ma nello
stampo interessanti dai risultati imprevedibili.
Come D&D ripropone le classiche 5 classi: Guerriero, Mago, Ladro, Chierico, Elfo, Halfling, Nano; ma
nello stesso tempo permette di iniziare il gioco dal livello 0 (infimo) con personaggi multipli che
affrontano la prima sfida, morendo come mosche, solo i più eroici o meglio i più fortunati potranno
proseguire.
 

8) Proprio ieri (20/11/2021) ho letto sul tuo profilo Facebook di polemiche sulla rete da parte di esponenti del mondo ludico d'oltreoceano, proprio su DCC, come sono nate? Si tratta del solito "Politicamente Corretto" che imperversa oramai ovunque oppure qualcuno degli autori ha fatto qualche uscita infelice?
Ho letto che hai preso le distanze, giustamente, vuoi parlarne anche qui?

 

Spesso noto con rammarico che il modo di giocare o di vedere il gioco dei primi anni ’80 viene
erroneamente associato a una visione ottusa e settaria dell’hobby. Non essendo per me stata questa la
mia esperienza preferisco prendere le distanze quando si esagera in tal senso. Si ammetto che da
ragazzo come molti vivevo con la testa tra la nuvole immerso nei fumetti nei libri e vivendo di spettacoli di fiction televisiva, ma semmai il Gdr mi ha permesso in quel periodo non facile di farmi degli amici, senza alcuna distinzione di razza, colore, religione sessualità. Grazie al GDR ho potuto crescere nel rispetto degli altri ed esprimermi pienamente un visione settaria dell’hobby quindi mi è del tutto aliena.
Per questo sottolineo sempre il valore educativo e sociale del giocare assieme e mi ferisce sapere che
movimenti a dir poco imbarazzanti vogliono appropriarsi dell’identità culturale di quei giochi del passato a cui DCC si ispira ma di certo non replica le parti che oggi vengono giustamente viste come superate.
 

9) Nel 2019 hai fondato l'associazione Fulcrum, di cosa si tratta?
 

Prima di fondare MP Edizioni insieme agli amici Angelo Alvisi, Dario Ferrari, Paola Giari e Luca Oleastri pensammo sarebbe stato bello creare una realtà editoriale non commerciale che riportasse in auge la figura della rivista di giochi. Per questo Io Angelo e Dario fondammo nel 2018 FULCRUM che per un pò ci ha dato molte soddisfazioni pubblicando in collaborazione con Edizioni Scudo la rivista RUNE, nome prestatoci da Danilo Moretti e Ciro Alessandro Sacco come eredità spirituale della loro precedente RUNE editata negli 90.
Il progetto ha subito un arresto prima a causa della dipartita di Dario Ferrari anima e spirito della
associazione, di seguito appena ripresi da questo lutto siamo entrati in Lock Down a causa della pandemia che ha resto tutto alquanto difficile visto che vogliamo il progetto RUNE prevalentemente
cartaceo. Fulcrum e Rune non sono morti anzi, aspettiamo gli sviluppi del 2022 per rilanciare alle prossime fiere Rune per cui in questi anni abbiamo raccolto diverso materiale. Non lavorando sulle news ma sugli approfondimenti c’è sempre molto materiale su cui poter lavorare.


 Mirko in veste di Fulcrum ospita Andrea Sfiligoi in una partita a Tales of Blades

10) Ultimissimo lavoro è stato quello di portare la rivista Rune nuovamente nei negozi, dopo il primo
passo falso (se così possiamo dire) di volerla chiamare Kaos, quali difficoltà avete trovato nel voler
pubblicare una rivista cartacea in un periodo storico in cui le edicole stanno lentamente chiudendo e il
pdf online la fa da padrone? Cosa dobbiamo aspettarci nel futuro prossimo, mentre con Rappan Athuk
ambientazione 'gigantesca' per la 5ta edizione, dal sapore molto old school . A che punto siete con la
localizzazione ?

 

Rune come ho già risposto riprenderà sua pubblicazione da primavera 2022 in concomitanze della
prossima fiera di PLAY a Modena. Inizieremo anche a produrre contenuti digitali che si affiancheranno a quest’ultima da metà del 2022.
Per Rappan invece girerò la domanda alla Kaizoku Press che se ne occupa.

 

Qui sopra il numero zero di Rune

11) Per il 2022 avete nuovi progetti editoriali? Puoi anticiparci qualcosa in esclusiva per RuoliClassici?
 

Il 2022 vedrà MP Edizioni molto impegnata nel continuare la linea di DCC siamo concentrati su 3 nuove avventure spillate che usciranno nel corso del 2022 e con una sorpresa per il fine anno prossimo molto corposa che vi faro sapere al più presto.
Siamo in fase di scrittura finale del GDR di GRUM Seconda Edizione che verrà editato in collaborazione con Kappalab Edizioni.
Con Danilo Moretti stiamo terminando anche la stesura del nuovo regolamento di Legione il potere nelle tue mani, GDR super eroistico pubblicato inizialmente nel 1994 in veste editoriale totalmente rivista e con un regolamento totalmente riscritto.
È in sviluppo AMMO seconda edizione altro GDR storico dedicato al mondo del Manga degli anni 90
che ci siamo impegnati a pubblicare rivedendo i testi del compianto autore Piero Cioni.
E per finire un nuovo progetto editoriale verrà annunciato a breve frutto di un lavoro di un gruppo di
ragazzi veramente ispirati che speriamo poter aiutare a pubblicare nel 2022/23, ma per ora non posso
dire di più.
Sono tanti progetti in sviluppo per una realtà editoriale piccola come la nostra, speriamo di poterli
presentare tutti entro il 2022 la passione per il GDR ci anima e non ci faremo fermare.
 

 


qui sopra Mirko durante la presentazione DCC a Play 2021
Qui sopra Mirko con Emanuele Granatello e Lelio Mulas
Qui sopra Mirko con Angelo Alvisi - Fulcrum
Qui sopra con i ragazzi di Coyote Press

 Qui sopra Mirko con Elisabetta e Angelo Alvisi di Wyrd

 

 

 

Grazie mille per la disponibilità e per aver risposto alle domande!
 

Grazie a voi spero di aver risposto alle vostre domande e vi invito a seguirci sui social nelle
nostre pagine Facebook di MP Edizioni e dei nostri giochi.
Per ogni questione vi ricordo la nostra mail diretta mp.edizioni@libero.it

 

Che il D20 vi sia sempre favorevole!

Fabrizio Gemma

 

 

 

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