Intervista a... Paolo Parente


Intervista a… Paolo Parente

di Fabrizio Gemma


 


Ciao Paolo è un vero onore averti come ospite su Ruoli Classici e ti ringrazio di avermi dedicato un po’ del tuo prezioso tempo per rispondere a queste domande.

Cominciamo subito!


1) Raccontaci del Paolo ragazzino... giocavi di ruolo? Disegnavi già scenari fantasy?


Paolo ragazzino amava disegnare e disegnava come lo fa un ragazzino, senza saperne nulla e senza risultati dignitosi. Ma lui si divertiva lo stesso!

Faceva le caricature dei compagni di classe e poi ne creava dei mini-fumetti trasformandoli in super-eroi da quattro soldi. Erano patetici ma i compagni li trovavano spassosissimi!

Il fantasy non lo conoscevo molto da adolescente, però leggevo con avidità le riviste a fumetti dell’epoca come L’Eternauta e Comic Art.

La vera rivelazione del Fantasy fu per me l’uscita del film Conan il Barbaro nel 1982, il mio vero e proprio imprinting fantasy.


 


2) Prima dei tuoi esordi come illustratore fantasy, hai tentato altre vie lavorative?


Ho studiato la moda dopo il liceo. Mi trasferii a Milano a 19 anni per frequentare l’istituto Marangoni e lavorai nella moda per alcuni anni soprattutto come illustratore.

Fu in quella scuola che sviluppai l’interesse per l’illustrazione e pochi anni dopo (avevo 21 anni) scoprii, tardivamente e per puro caso, il mondo dei giochi di ruolo.

Trovai in una libreria a Milano il volume “Heroes for Wargames” e m’innamorai delle miniature che venivano mostrate in foto e che erano descritte nel volume.

Alcune erano dedicate a personaggi per D&D gioco di cui mi avevano brevemente parlato amici d’infanzia allora studenti universitari a Genova. Li contattai e caddi nella trappola…

Gli amici mi indicarono un indirizzo di Milano dove si trovava il magazzino della Pacific Enterprise (che divenne poi la Stratelibri)


 


3) Quali eventi ti hanno portato a lavorare per la Stratelibri?


Iniziai a collezionare miniature Citadel acquistandole alla Pacific Ent. E fu lì che incontrai Spartaco Albertarelli (creatore del GDR Druid) e Giovanni Ingellis (il proprietario della Pacific)

Andavo spesso al magazzino per mostrare le mie miniature dipinte e per ricevere consigli. Nacque così una bella amicizia che ci diede momenti di estremo divertimento.

Iniziammo a giocare insieme giochi di miniature (wargames tipo Warhammer Fantasy Battle) e giochi di ruolo (Call of Cthulhu) con un gruppo di amici che frequento ancora oggi con estremo piacere ogni volta che sono a Milano.

Naturalmente, alla nascita di Stratelibri, Giovanni mi chiese di collaborare e di abbellire con nuove illustrazioni in Bianco e Nero i manuali di GDR stranieri di cui aveva acquisito i diritti per l’edizione Italiana. Non era un vero lavoro… ero pagato in miniature :D

Ma andava benissimo, eravamo “amiconi” e passavamo momenti bellissimi assieme. (Io avevo un impiego come insegnante di disegno proprio alla scuola Marangoni dove studiai in gioventù)




4) Illustratore e direttore artistico per le linee editoriali Stratelibri (Girsa, Cyberpunk 2020, Il richiamo di Cthulhu, Stormbringer…) Dove prendevi spunto per le tue illustrazioni? Hai dato un notevole contributo a livello artistico a queste linee, a quale sei più legato?


A nessuno e a tutti, tutti insieme :) Amavo il genere e leggevo molta letteratura relativa ai vari progetti che seguivo. Si trattò di lavoro fatto con grande passione.


5) Negli anni ‘90, nell’ambiente gdristico si parlò molto di come il tuo lavoro e degli altri illustratori migliorarono molto l’estetica dei manuali provenienti dall’America, che piacquero tanto agli editori d’oltreoceano che ripubblicarono i loro manuali con la grafica creata in Italia, raccontaci qualche aneddoto su quelle vicende e gli stati d’animo alla Stratelibri.


Un grande complimento, no? Vedere i propri lavori pubblicati all’estero fu una grande emozione (anche in quell’occasione non vidi una Lira :D…) Ma non importa perché da quelle immagini nacquero successivamente tutte le belle occasioni che contribuirono a far nascere la mia carriera d’illustratore. Mi ritengo molto fortunato per questo.


 


6) Oltre la Stratelibri possiamo ricordare il tuo lavoro come direttore artistico e illustratore su Mutant Chronicles della Hobby & Work, ti avevano chiamato loro dopo i tuoi successi precedenti?


Tra le occasioni createsi attraverso il lavoro per Stratelibri ci fu una collaborazione con Target Games (i creatori di Mutant Chronicles) e fu un altro amico di giochi (Massimo Torriani) che ebbe l’idea di trasformare i romanzi di Mutant in un’opera illustrata a fascicoli. Nacque così lo Studio Parente che poi divenne Horley-Parente e col quale realizzammo una pletora d’illustrazioni per Mutant e tantissimi altri giochi. L’esperienza dello Studio fu interessantissima, imparai moltissimo da Horley (Alessandro Orlandelli) che era molto più preparato di me.

Dall’esperienza Hobby&Work nacque poi l’opportunità di realizzare le pagine del fumetto Mutant Chronicles direttamente per Target.


7)Raccontaci le tue esperienze con la Wizards of the Coast e la Rackham e la Dark Horse comics.


I ragazzi della Target mi invitarono alla Comicon di San Diego per la presentazione del fumetto Mutant Chronicles, andai con il mio portfolio sotto il braccio e lì incontrai gli Art Directors di tutte le case editrici del momento: DC, Marvel, Dark Horse, Verotik etc… Quello fu il grande balzo in avanti della mia carriera.

Anni dopo ospite per Magic ad una convention di giochi a Parigi incontrai i ragazzi della Rackham e fu “amore a prima vista”, che diede inizio ad una collaborazione molto intensa e piena di soddisfazioni. Che inoltre mi portò a lasciare l’Italia portandomi a vivere a Parigi per ben sette anni. 

Qui sotto un'illiustrazione di Paolo Parente per Confrontation


 


8) Una delle tue ultime creazioni è stato il gioco Dust uscito per l’editrice giochi e Dust 1947 gioco di miniature raccontaci un po’ di più dell’ambientazione e del gioco.


DUST è un progetto personale nato dalla mia passione d’infanzia per il modellismo storico unita alla mia passione per i wargames con miniature e i fumetti. Un progetto sviluppato nel tempo libero durante gli anni di lavoro su fumetti di altri e che venne pubblicato nel 2007 da Image comics.

Si tratta di un’universo ucronico dove ipotizzo una seconda guerra mondiale che non finisce ma che continua fino ed oltre il 1947 introducendo degli elementi di fantascienza.

Mentre il gioco Dust di Editrice Giochi fù creato insieme a Spartaco Albertarelli (incontrato all’epoca Pacific Ent.).

Successivamente alla chiusura di Rackham, lasciai Parigi e mi trasferii a Hong Kong dove insieme ad un caro amico Cinese fondai il Dust Studio Ltd che produsse il gioco di miniature DUST1947.

Oggi DUST non mi appartiene piú, cadde anch’esso vittima della pandemia, quando incapaci di produrre le novità e gli articoli ordinati dai distributori, ci vedemmo costretti a restituire gli acconti dei vari clienti e chiudere i battenti.

La proprietà intellettuale di Dust oggi appartiene a CMON un’azienda di Singapore (quelli di Zombicide) che l’acquisirono immediatamente dopo la nostra chiusura.


 




9) Collabori ancora con case editrici italiane? Ci sono illustrazioni che usciranno a breve su manuali italiani o stranieri?


Non collaboro piú con case editrici Italiane da moltissimi anni.

L’esperienza fu, per me, sempre negativa. Non gradisco lavorare per poi dover mendicare d’essere pagato…

Quando in Italia cambieranno le pessime abitudini a riguardo i tempi di pagamento se ne riparlerà…



10) Attualmente dove vivi e a cosa stai lavorando? (se vivi all’estero, tornerai in Italia?) Lavori sempre nell’ambito ludico o hai cambiato genere? Qualche anticipazione su futuri lavori? 


Vivo tra Hong Kong e Clark nelle Filippine (dove vive mia Moglie) e lavoro principalmente per Magic the Gathering mentre sviluppo nuovi progetti personali.

Torno in Italia sempre con grande piacere per veder i miei cari amici e gustare l’imbattibile cibo del nostro paese. Ma la mia vita è in Asia adesso, è lì che vive mia moglie Rochell e dove c’è lei c’è casa :)


Ringraziamo Paolo Parente per la sua disponibilità e per le bellissime immagini che ci ha fornito per la sua intervista.


Che il D20 vi sia sempre favorevole!


Fabrizio Gemma

 

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