Intervista a... Giovanni Galli

 Giovanni Galli



1) Ciao Giovanni, presentati e raccontaci un po’ di te e della tua passione per i giochi di ruolo e come sei diventato autore.


Ciao Fabrizio. Mi chiamo Giovanni Galli e sono uno dei due autori di Streben, sia del gioco di ruolo che del dungeon crawler (chiamato “Cacciatori di Tesori”). La mia passione per i giochi di ruolo è nata intorno ai 14 anni, quando il mio amico Nicolò Rossi (l’altro autore), con cui giocavo ad Heroquest, propose a me e agli altri ragazzini di provare la scatola rossa di D&D. Da allora non abbiamo mai smesso di giocare e le decadi sono passate.

Sono diventato autore nel più classico dei modi: volevo giocare ad uno specifico tipo di gioco che non esisteva e di conseguenza l’ho creato. Siccome poi ero conscio che fare le cose in due è più stimolante, decisi da subito di coinvolgere Nicolò, laureato in storia medievale e come tale incredibile risorsa per quello che avevo intenzione di creare.


2) Raccontaci come hai avuto l’idea per Streben.


L’idea è nata da un’esigenza: volevo un gioco dall’ambientazione estremamente cupa e ansiogena ma dalle regole estremamente semplici, capaci di essere apprese in 5 minuti anche da chi non aveva mai giocato ad un gioco di ruolo o un dungeon crawler. Una tipologia di giochi che premiasse più le idee del giocatore che la scheda del suo personaggio insomma. Da una chiacchierata con Nicolò scoprii che aveva un’ambientazione già bella che pronta, da lui utilizzata per una campagna di Dungeons and Dragons in cui non partecipai, necessitava solo di alcune specifiche correzioni per diventare ciò che avevo in mente.

nell'immagine sopra, la copertina del gioco di ruolo
 


3) Le meccaniche di Streben sono molto semplici ma efficaci, come sono nate?


Questa la ritengo una storia curiosa. Inizialmente il gioco aveva molte più regole, da riempirci un centinaio di pagine. Le meccaniche puntavano alla semplicità ma le possibilità erano tantissime. Poi ad un certo punto mi chiesi “se le meccaniche sono così semplici, a cosa mi servono pagine e pagine di esempi?” Perché quello mi sembrava fosse diventato tutto il manuale che stavo scrivendo: una sequela di possibilità con cui declinare le semplici regole da me inventate. A quel punto capii che tutto andava asciugato al massimo ed avrebbe dovuto essere riassumibile in una singola pagina che divenne uno schermo del Master. C’è tutto ciò che serve e quel che non c’è vi suggerisco di crearlo con gli spunti presenti nel gioco.

qui sopra l'essenziale scheda del personaggio di per Streben
 


4) Come mai hai deciso di creare un gioco di ruolo Old School e come mai è ambientato in Germania?


L’old school non è stata una scelta. Solo dopo la pubblicazione online (perché prima di trovare un editore Streben aveva già avuto una sua vita indipendente) siamo stati etichettati come old school ed a noi stava bene. Io ho sempre amato i giochi in cui la mortalità è alta, i personaggi non sono degli dei e trovarsi di fronte ad una sfida non significa che sia affrontabile...tutti elementi che sono andati a combaciare con un movimento (quello old school appunto) di cui ignoravo l’esistenza. All’epoca ero poco social.


La scelta per la Germania è stata una caso, una sorta di gioco tra me e Nicolò. Eravamo d’accordo sulle dinamiche dietro l’apocalisse ed a quel punto ci siamo chiesti “secondo te quale territorio avrebbe avuto le risorse ed il carattere per resistere ad una catastrofe simile?” La risposta che entrambi ci siamo dati è stata “hanno perso due guerre mondiali e sono comunque la più potente nazione d’Europa: i tedeschi!”


 Qui sopra la bellissima mappa della Germania di Streben


5) Sei coautore anche di “Streben Cacciatori di tesori” un dungeon crawler con miniature, come è nata l’idea?


Su Cacciatori di Tesori mi prendo qualche merito in più perché nonostante condivida in toto l’ambientazione con il GDR, di fatto l’ho realizzato quasi tutto in autonomia. Mentre il gioco di ruolo era stato ideato già a fine 2019, il dungeon crawler è pienamente figlio della pandemia. Eravamo chiusi in casa, stavamo già playtestando il gdr ed a quel punto...mi annoiavo. Quindi pensai che potevo prendere il sistema di Streben ed il suo mondo per declinarlo in una formula che ricordasse un DC da me tanto amato: Warhammer Quest. Volevo spogliare il gdr dell’interpretazione e dargli le regole sufficienti per diventare un gioco da tavolo in cui tutti i giocatori potessero vivere la crescita dei loro personaggi in un mondo sempre nuovo, generato casualmente secondo specifici algoritmi. Sempre grazie alla pandemia mi fu chiaro che doveva essere un titolo giocabile anche in solitaria e così, partita dopo partita, siamo arrivato ad un titolo solido e coinvolgente, che al contempo poteva essere estremamente economico dato che prevede il riciclo del materiale già in proprio possesso.

Nell'immagine la copertina del dungeon crawler 
 

 in foto un esempio di Cacciatori di tesori giocato con miniature


6) Streben ha la particolarità di essere stampato su quello che alla fine non è altro che uno schermo del master, soluzione che lo rende comodissimo da masterizzare, com’è nata questa idea?


Il merito lo devo dare a Riccardo Gallori, uno dei fondatori de “I Cercatori di Atlantide”. Siamo amici da anni e quando gli parlai del progetto Streben, ancora era previsto per finire su un foglio in A4. Fu lui a suggerirmi di renderlo uno schermo del master, così sarebbe stato bello ed utile. Fu una grande idea.

Nell'immagine la prima avventura venduta insieme al regolamento
 


7) Prima di Streben avevi già creato/pubblicato/scritto qualcos'altro nell’ambito del GDR?

 

Sì.
Nel 2009 scrissi Hardrock Division, un GDR molto underground che venne autoprodotto in sole 100 copie (tutte esaurite). L’idea era di unire il mondo, ancora poco noto, dei supereroi, di cui sono assiduo lettore sin dalla tenera infanzia, a quello dei film action più tamarri degli anni ‘80. Quanto di più lontano ci possa essere da Streben insomma, ma ebbe un tiepido ed apprezzato successo.
Oltre a ciò pubblicai un’avventura per il richiamo di cthulhu dark age.


8) Dopo quanto tempo è arrivata la pubblicazione dalla prima bozza del gioco?

 

La versione finale che tutti potete trovare sul sito de La Terra dei Giochi, edito da Dungeoneer Games & Simulations, è una re-impaginazione professionale della versione che pubblicai a Dicembre 2021 in rete ma a quel punto il gioco era già stato riscritto due volte. Il tutto ebbe inizio a fine 2019 quindi ci vollero due anni per arrivare a quel che potete giocare ora.


9) Una particolarità di Streben molto difficile da trovare nei giochi di ruolo di questi tempi è il prezzo, veramente economico. Si tratta di una strategia oppure pensi che forse sarebbe stato meglio farlo uscire con un manuale più grosso quindi a prezzo più alto?


Col senno di poi sono contentissimo della scelta e se non ci fossero state tutte le spese (neanche immaginate quante) che la pubblicazione comporta, avrei insistito per farlo pagare pure meno. La verità è che il nostro obbiettivo è sempre stato quello di arrivare a più gente possibile e non essere “onerosi” era il primo requisito. Sappiamo che non ci saremmo diventati ricchi quindi tanto valeva puntare a diventare “giocati”. Ci siamo riusciti!


un'altra avventura per Streben



un'altra avventura per Streben

 

 

10) Parliamo ora del futuro di Streben, usciranno nuovi supplementi come l’atlante? Nuove avventure oltre quella di imminente uscita “La valle della disperazione” sono già in programma? Invece per “cacciatori di tesori” ci saranno novità imminenti?


A settembre uscirà, in occasione del Modena Nerd, l’ultima avventura del ciclo originale di pieghevoli, con la conclusione della campagna nonché l’introduzione del primo modulo a difficoltà Expert (la massima contemplata).
Per il Lucca Comics 2023 invece pubblicheremo un manualetto nuovo scritto da Marco Gallo con un’intera campagna, sempre per il gdr, dall’impostazione open world tutt’altro che lineare, pensata quindi per dare ai giocatori massima libertà di scelta su cosa fare e quando farlo.
Per il 2024 ci sarebbe in programma un compendium di regole ma ammetto di essere ancora indietro nella sua realizzazione.

Cacciatori di Tesori ha già ricevuto un’eccellente prima espansione, scritta da Marco Gallo, dal nome “In Cerca di Riscatto”, ed ora sto scrivendo personalmente un nuovo modulo che rappresenterà il primo vero Mega Dungeon del mondo di Streben, che si chiamerà “La Cattedrale Maledetta di Koln”. In teoria dovrebbe essere previsto anch’esso per il Lucca Comics ma i lavori hanno subito un rallentamento e rischia di slittare di qualche mese.

Come avrai notato: Streben ha moltissime pubblicazioni all’attivo se consideriamo che esiste da solo un anno, ed altrettante ne stiamo progettando. Nella sua semplicità sta generando una quantità di materiale invidiabile per essere un prodotto non mainstream.


Il bellissimo Atlante dell'impero

 

Grazie


E’ stato un vero piacere, grazie a te Fabrizio.

 

 

Che il D20 possa essere sempre favorevole!

 

Fabrizio Gemma


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