Intervista a… Paolo Parente di Fabrizio Gemma Ciao Paolo è un vero onore averti come ospite su Ruoli Classici e ti ringrazio di avermi dedicato un po’ del tuo prezioso tempo per rispondere a queste domande. Cominciamo subito! 1) Raccontaci del Paolo ragazzino... giocavi di ruolo? Disegnavi già scenari fantasy? Paolo ragazzino amava disegnare e disegnava come lo fa un ragazzino, senza saperne nulla e senza risultati dignitosi. Ma lui si divertiva lo stesso! Faceva le caricature dei compagni di classe e poi ne creava dei mini-fumetti trasformandoli in super-eroi da quattro soldi. Erano patetici ma i compagni li trovavano spassosissimi! Il fantasy non lo conoscevo molto da adolescente, però leggevo con avidità le riviste a fumetti dell’epoca come L’Eternauta e Comic Art. La vera rivelazione del Fantasy fu per me l’uscita del film Conan il Barbaro nel 1982, il mio vero e proprio imprinting fantasy. 2) Prima dei tuoi esordi come illustratore fantasy, hai te...
Uno sguardo nel buio Era il 5 Febbraio 1984 quando uscì per la prima volta in versione "scatola nera" il regolamento del gioco di ruolo "Uno sguardo nel buio" . E il 5 di febbraio di quest'anno compie proprio 40 anni. L'edizione in foto rappresenta il formato libro uscito nel 1986 per conto di Edizioni E.L. Per molti giocatori italiani è stato il gioco che insieme alla Scatola Rossa di D&D li ha introdotti al gioco di ruolo. Il gioco si presenta in maniera molto semplice, le caratteristiche del personaggio sono 5: Forza, Intelligenza, Coraggio, Fascino e Abilità Il sistema di gioco prevede il tiro di 1d20 e l'azione riesce se il risultato sarà uguale o inferiore al valore della specifica caratteristica (un risultato di 19 e 20 indica sempre un fallimento). A differenza di D&D. esistono 5 tipi di personaggi: Guerriero, Avventuriero, Mago, Elfo e Nano. Per stabilire il punteggio di ogni caratteristica si lancia 1d6 e in base al risultato ottenu...
Intervista a… Spartaco Albertarelli Benvenuto su Ruoliclassici Spartaco, raccontaci un po’ di te e di come è nata la tua passione verso i giochi da tavolo. Grazie a voi per avermi invitato a questa chiacchierata. La mia passione per il gioco è nata, come per molti, durante l’infanzia. Si comincia esplorando i giochi più classici, quelli che tutti conosciamo, per poi scoprire pian piano che esistono alternative affascinanti e spesso inaspettate. Appartengo alla generazione dei “wargamer”, caratterizzata da grandi battaglie e simulazioni di guerra. Il gioco che ha acceso in me questa passione è stato una simulazione della battaglia di Waterloo, disegnata da Guido Crepax e pubblicata sulla rivista “Linus”. All’epoca ero troppo piccolo per comprendere appieno quel tipo di giochi, ma anni dopo, leggendo la rivista per i fumetti, mi ritrovai davanti a quegli incredibili soldatini di carta da ritagliare e disporre sul campo di battaglia. Da lì è nata una ...
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