Giocatori di tutto il mondo, divertitevi!





Da quando è uscita la quinta edizione di D&D il gioco di ruolo in tutte le sue forme (animando perfino il "movimento di rinascimento del gioco di ruolo vecchia scuola") è stato finalmente sdoganato e portato alla luce del sole, molti attori hollywoodiani ammettono apertamente di essere stati giocatori o di esserlo tutt'ora, serie TV di successo come Strangers Things mettono D&D base quasi al centro della trama, mentre negli anni 80 e 90 le cose erano ben diverse, se giocavi di ruolo eri considerato uno "stramboide" e rischiavi di passare da sfigato dai tuoi coetanei e coetanee.

Parlando di esperienze personali, il nostro gruppo di D&D era composto al 99% (ebbene sì, una ragazza frequentava il nostro club) da maschi, il boom del genere fantasy non era ancora scoppiato, ed eravamo ancora ben lontani dall'avvento di film come la trilogia del Signore degli anelli che avrebbe dato vita al fenomeno di questo genere di film.
Internet non esisteva ancora, o meglio non come lo intendiamo adesso, e gli altri gruppi o persone interessate a questo modo di giocare potevano essere solo rintracciate nei negozi locali, o durante tornei (convention) di livello cittadino e nazionale, organizzati da associazioni più grosse.
In un'altra occasione vi parlerò della mia esperienza sulle tre edizioni a cui partecipai della Janua Fantasy, organizzata dal club Labyrinth di Genova.  

Ma torniamo al presente, internet e i social network hanno permesso il fiorire di gruppi dedicati a qualsiasi tipo di GDR, in questi ultimi anni, ho conosciuto vere e proprie persone di peso per il nostro amato hobby, persone che grazie al loro contributo hanno sprigionato la scintilla del gioco in tutta Italia.
Le Adventurer League si sono propagate a macchia d'olio sul nostro territorio, diventando addirittura una delle più importanti a livello mondiale, con riconoscimenti da parte di "mamma" Wizard's.

Ogni volta che leggo di Dm che coinvolgono persone di qualunque età, in scuole, ospedali o prigioni mi si apre il cuore, in fondo il GDR è coinvolgimento e divertimento, favorisce l'interazione sociale, e riesce ad unire persone dall'estrazione sociale diversa sedute insieme ad un tavolo, unite da un obiettivo comune che sia il concludere un'avventura, o risolvere un importante enigma o battere un nemico malvagio che ordisce contro di loro.
Di solito alla fine dei loro racconti, viene sempre descritto il piacere di aver portato dei sorrisi e del sano divertimento e di sentirsi persone che sono riuscite a fare del bene, forse alla pari di molti altri volontari che si prodigano per sostentare altri tipi di bisogni per le persone meno fortunate.
 Insomma, riuscire a coinvolgere ad esempio un gruppetto di bambini al tavolo, presentando loro un gioco mai visto,e riuscire a farli giocare e divertire con il solo uso della loro spiccata fantasia evitando di vederli con la faccia "piantata" su schermi di smartphone o tablet deve essere sicuramente una vera soddisfazione per il DM, perché anche se al momento dei saluti sembrerà che non sia cambiato nulla nella loro vita, in realtà nelle loro menti si sarà riaccesa la fantasia, sicuri che quelle poche ore passate insieme, sia stata in realtà una seconda vita vissuta in reami fantastici insieme ai propri compagni di avventure. 
Ricordatevi sempre che nei GDR se ci si è divertiti si ha vinto tutti insieme!

Che il D20 vi sia sempre favorevole!

 Fabrizio Gemma

Commenti

Post popolari in questo blog

D&D classic (in .pdf)

Streben Il Gioco di Ruolo Old School Grim Fantasy (articolo che verrà aggiornato con le nuove uscite)

GiantLands (Parte uno) - La Spirits Guide (ovvero la guida per il Giocatore)