Un incontro inaspettato (di F.Gemma)
Erano gli ultimi scampoli dell’estate del 1991,
settembre per la precisione, la scuola sarebbe cominciata poche settimane dopo.
Un mio carissimo amico mi venne a chiamare a casa,
brandendo la scatola rossa di Dungeons & Dragons, da lui acquistata da poco
alla cifra di poco più di trentamila lire, volle assolutamente che provassimo
subito quello strano gioco, lontano dai soliti schemi dei giochi da tavolo a
cui eravamo abituati a giocare.
Aprendo quella scatola dalla copertina così
evocativa, ci trovammo davanti ad un sacchettino di dadi, dalle mai viste fino
ad allora, forme poliedriche (unico noto il d6) e due manualetti che in
copertina riprendevano la stessa illustrazione della scatola, ma dove in cima
campeggiava la scritta “Prima leggi questo manuale” e sull’altro “dopo leggi
questo manuale”. I due manuali erano chiamati (Manuale del giocatore) e
(Manuale del Dungeon Master).
Presi dalla voglia di provarlo, creai un
personaggio giocante (Ladro 1° livello) e lui si mise a fare il Dungeon Master.
Ricordo che la partita durò poco, complice
l’inesperienza di entrambi e l’esiguo ammontare di Punti Ferita (1d4)
Tuttavia, dopo quella partita, il gioco coinvolse
anche i nostri altri amici, regalandoci, negli anni a venire, momenti di puro
divertimento, ampliando il gioco con
l’acquisto delle regole expert e companion e molto più tardi le regole master e
gli atlanti.
Giocavamo spesso, ci alternavamo come master e
arrivammo a creare un club di giochi di ruolo, e organizzando ben 4 tornei a
livello cittadino, con discreto successo.
Avevo 15 anni quando tutto questo ebbe inizio, e
mai avrei pensato che grazie al proprietario di questo blog, potesse capitarmi
di incontrare di persona, colui che aveva revisionato le regole del D&D
basico nelle famose 5 scatole colorate conosciute dagli appassionati con il
nome di BECMI e coautore di avventure scritte a quattro mani con il suo (ormai
compianto) amico Gary Gygax. fra qui spiccano sicuramente “The temple of the
elemental evil” per Advanced Dungeons & Dragons, e “Marvelous Magic” per
Dungeons & Dragons.
La persona di cui voglio parlare, per chi non lo
avesse ancora intuito, è Frank Mentzer, rivelatosi persona di compagnia e
veramente squisita.
La sera del 28/10/2014 l’appuntamento per la cena
è a Chiavari, al ristorante Articiocca, in macchina siamo in tre, ad attenderci
oltre a Frank Mentzer e consorte, ci sono due ragazzi e colui che ha
organizzato tutto, Luca Volpino (Wild Boar edizioni).
Buona sorte volle che si fossero già seduti tutti,
e avessero lasciato proprio il posto libero vicino a Frank.
Così la cena cominciò, io stavo cenando al tavolo
e seduto vicino ad una leggenda vivente, colui che con il suo lavoro di
revisione, ha probabilmente battuto ogni record di vendite e di edizioni
straniere per un’azienda come la TSR.
Subito mi trovai in grossa difficoltà per via del
mio inglese parlato che si avvicina allo zero assoluto, ma i miei cari amici si
premurarono per tutta la sera a farmi da traduttori.
Frank quando seppe di questa mia scarsissima
conoscenza dell’inglese, pretese che la prima domanda fosse proprio la mia, e
che fino a che non l’avessi pronunciata, non avrebbe accettato domande da
nessun altro. Dopo la mia domanda, si susseguirono quelle di tutti gli altri, e
il buon Frank, rispose a tutte fino al loro esaurimento, passando dallo
spiegare la nascita del club RPGA, a mostrarci i suoi dadi provenienti dalla
GEN CON, regalandone uno a Volpino, a volte dilungandosi rischiando di far
raffreddare quello che c’era nel piatto. Persona educatissima, cordiale e molto
paziente, si lisciava spesso la barba lunga mentre parlava, di lui e del suo
incontro con Gygax quando dirigeva la TSR, e di come lo avesse convinto a
concedergli il benestare sulla revisione del regolamento.
A proposito di questo, ci raccontò di come si
fosse “permesso”, quando ancora non lavorava per la TSR, di riscrivere un
“pezzo” di Gygax modificandolo e rendendolo più fruibile per i giocatori,
perché a dire di Mentzer (bonariamente e sorridendo nostalgico), Gygax scriveva
in “High Gygaxian”, quindi una scrittura non proprio consona per scrivere
regolamenti, Gygax allora decise di invitare Mentzer nel suo ufficio per
conoscere di persona colui che aveva modificato un suo scritto, e assumendolo a
lavorare per la TSR, per il suo “valore” e per la sua bravura.
Per finire la serata in bellezza, ci facemmo
autografare tutti i manuali che ci eravamo portati dietro, e lui ci ringraziò
per l’accoglienza che gli avevamo dedicato.
Qualche giorno dopo a Lucca Comics & Games lo
ritrovammo come ospite speciale, e ci salutammo ancora calorosamente.
Fabrizio con Frank durante la sessione autografi dopo la cena |
Passati ormai 5 anni, vi ho voluto raccontare questo aneddoto un po’ per presentarmi, visto che spero, dopo questo intervento, il buon Marzio mi permetta di scrivere ancora ospitato sul suo blog, e un po’ per convincermi di non aver sognato tutto, in effetti mai avrei pensato di poter riuscire a conoscere una persona che, quando cominciai a giocare, ne avevo letto solo il nome e cognome e che non sapevo neppure che faccia avesse (internet non era così diffusa).
Che il D20 vi sia sempre favorevole!
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